CULTURALI
Anzio è una città storica, nota per lo Sbarco di Anzio degli Alleati, degli imperatori Nerone e Caligola, proprio per questo, ricca di siti archeologici, musei e architetture civili.
Nelle pagine successive vengono descritte solo alcuni siti culturali, per maggiori dettagli e informazioni, visitare internet o contattare l’ufficio del turista.
Architetture civili
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Villa Adele (4,9 Km)
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Villa Sarsina (4,8 Km)
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Villa Albani (4,5 Km)
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Paradiso sul mare (5,6 Km)
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Angelita di Anzio (5,1 Km)
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Monumento del Pescatore (5,3 Km)
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Monumento all’Imperatore Nerone (5,4 Km)
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Monumento a Innocenzo XII (5,6 Km)
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Monumento ai Caduti di Anzio (5,7 Km)
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Bunker seconda guerra mondiale (3,2 Km)
Siti archeologici
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Villa di Nerone: non può tuttavia essere identificata con certezza, sebbene venga generalmente posta nei pressi del cosiddetto Arco Muto, dove tuttora si trovano le rovine di un teatro. La dimora dell'imperatore si estendeva sul Capo d'Anzio lungo una fascia costiera di circa ottocento metri e venne edificata sul sito di una precedente villa dove Augusto aveva ricevuto una delegazione da Roma per essere acclamato Pater Patriae. Nerone volle erigere una villa degna, per dimensioni e magnificenza, del suo status di imperatore. Dopo la morte di Nerone tutti i Cesari romani la utilizzarono fino alla dinastia dei Severi.(5,2 Km)
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Teatro romano di Anzio. (4,3 Km)
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Parco del Vallo Volsco: Anzio è stata una delle capitali della popolazione centro-italica dei Volsci. Il sito archeologico aperto nel 2017, si dirama su un breve percorso pedonale, piccole aree attrezzate e accesso limitato alle grotte scavate, usate in antichità come ripari, stalle o tumuli. Il parco si erge adiacente alla basilica di Santa Teresa. L'ingresso è libero, esclusivamente nel periodo estivo è possibile visitare l'area con l'ausilio di una guida. ( 3,8 Km)
Musei
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Museo dello Sbarco di Anzio (4,9 Km)
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Museo Civico Archeologico di Anzio (4,9 Km)
Villa Adele
Costruita nel Seicento, la Villa è appartenuta ai Cesi, ai Pamphili e ai Borghese. Oggi si presenta come un'area curata e ristrutturata divenuta un importante polo culturale. Infatti al suo interno trovano spazio, oltre ad alcuni uffici comunali, il Museo Civico Archeologico, il Museo dello Sbarco, la Sala delle Conchiglie (utilizzata per mostre e convegni), la Biblioteca Comunale e un'attrezzata Mediateca per bambini.
Indirizzo: Via di Villa Adele, 9, 00042 Anzio RM
Villa Corsini Sarsina (Sede Comunale)
Insieme a Villa Adele e Villa Albani rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio. Oggi la villa è purtroppo abbandonata a se stessa. Anche se con grosso ritardo è in progetto il recupero di Villa Sarsina, promotori dell' iniziativa sono il Comune di Anzio e la Regione Lazio.
Villa Sarsina prende il nome dagli Aldobrandini Principi di Sarsina che la tennero dal 1874 al 1926, ma la villa fu fatta costruire dal Cardinale Neri Maria Corsini di Firenze, tra il 1732 e il 1735, su presumibile progetto di Ferdinando Fuga. Il cardinale era nipote di Clemente XII Corsini papa tra il 1730 e il 1740, motivo per cui si poteva ammirare sul circuito delle mura del belvedere un suo grandioso stemma.
Indirizzo: Via Risorgimento, 00042 Anzio RM
Villa Albani
Costruita nel 1726 per volontà del cardinale-archeologo Alessandro Albani, è appartenuta ai Borghese, agli Aldobrandini, a Papa Pio IX e a Giovanni Mastai Ferretti che ne fece anche la sua residenza. Successivamente, nel 1879, la villa divenne ospizio per bambini poveri, una tra le prime in Italia a svolgere tali funzioni, e negli anni si è trasformata in ospedale specializzato nella riabilitazione di portatori di handicap gravi.
Non c'era luogo che potesse appagare maggiormente le esigenze, le inclinazioni e i desideri del Cardinale Alessandro Albani. Porto d'Anzio gli avrebbe fornito prestigio, ricchezza e fama, dato che trovò il giusto humus che potesse alimentare la sua profonda passione: l'archeologia. Terreni fertili attendevano chi avesse saputo sollevare quella coltre e scoprire tesori ineguagliabili che il tempo aveva conservato in un letargo millenario.
Per questo il cardinale commissionò la costruzione di un "casino di campagna" che lo avrebbe ospitato durante i periodi estivi e soprattutto durante le operazioni di scavo per i suoi numerosissimi ritrovamenti archeologici. Gran parte di questo patrimonio archeologico rischiò………………….
Indirizzo: Via Aldobrandini, 32, 00042 Anzio RM
Paradiso sul mare
Il Paradiso sul mare, noto anche come Casinò di Anzio o Paradisino, è un palazzo storico in stile liberty realizzato dell'architetto romano Cesare Bazzani.
È sito sul lungomare Zanardelli della città di Anzio, dove nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, presero terra le forze alleate durante lo sbarco.
Il Paradiso si compone di un imponente edificio in stile liberty con un fronte semi circolare affiancato da due torri cupolate. Semicircolari sono anche le due terrazze prospicienti il palazzo e affacciate direttamente sulla spiaggia di Anzio. All’interno si trovavano due sale da gioco con soffitti affrescati al piano superiore, mentre il piano inferiore ospitava il salone da pranzo con la pista da ballo.
Indirizzo: Riviera Zanardelli, 139, 00042 Anzio RM
Angelita di Anzio
Angelita di Anzio è una canzone italiana del 1964 del gruppo musicale Los Marcellos Ferial. Secondo il testo della canzone, una bambina dell'età di circa cinque anni fu trovata sola e in lacrime su una spiaggia della costa laziale all'altezza dell'attuale Anzio, al momento dello Sbarco di Anzio, nel gennaio del 1944, quando la seconda guerra mondiale entrava nella fase culminante.
Secondo la versione più conosciuta della vicenda, il soldato scozzese del Royal Scots Fusiliers, Christopher S. Hayes, ed alcuni suoi commilitoni, o forse alcuni soldati brasiliani, raccolsero la bimba e, poiché non riuscirono a trovare la sua famiglia né alcun'altra informazione su di lei, la adottarono dandole il nome di Angelita.
Alcuni giorni dopo, quando la tardiva reazione tedesca si era ormai fatta concreta e decisa, la bambina sarebbe morta durante un bombardamento insieme ad una crocerossina, alla quale era stata affidata.
Molti anni dopo il Comune di Anzio, in considerazione della popolarità che la storia tramandata aveva assunto e del suo possibile valore simbolico, decise di erigere un monumento dedicato alla bambina. L'opera, affidata allo scultore Sergio Cappellini, rappresenta la bimba circondata da un volo di gabbiani.
L'inaugurazione del monumento è avvenuta il 22 gennaio 1979, in occasione dell'anno mondiale dei bambini.
Indirizzo: Riviera Vittorio Mallozzi, 00042 Anzio RM
Monumento del Pescatore
Il Monumento, realizzato grazie all’impegno straordinario del Comitato, presieduto da Ciro Spina, con la direzione artistica del dott. Andrea Mingiacchi, in sinergia con l’Amministrazione Comunale, è stato creato dall’artista Leonardo Carrano e realizzato presso i laboratori artistici di Dino Villitri a Anzio.
Indirizzo: Via Nazario Sauro, 18, 00042 Anzio RM
Monumento all’imperatore Nerone
Nei giardinetti sulla Riviera Mallozzi, davanti all’antico porto romano, a breve distanza dal parco archeologico della villa di Nerone, dal 2010 sorge un insolito monumento, dedicato a uno dei personaggi più discussi della storia antica: Nerone. L’imperatore era nato proprio ad Anzio nel 37 d.C. e finalmente gli storici stanno rivalutando la sua figura, assai amata dal popolo per le riforme che seppe attuare e per la pace che ha caratterizzato il suo principato.
Il Nerone, raffigurato in toga e con il braccio destro alzato nel gesto dell’allocuzione come l’Augusto di Prima Porta, è opera dello scultore Claudio Valenti ed è stato realizzato grazie al contributo dell’imprenditore Elia Bentura, dell’amministrazione comunale e di privati cittadini.
La scultura, compreso il basamento, è alta circa tre metri e mezzo.
Lo sguardo della statua è rivolto al mare, verso l’orizzonte. come ha spiegato Valenti. La mano sinistra sembra accennare a un contatto con la sua terra.
La motivazione del monumento è sulla targa posta ai piedi della scultura "Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico, nato ad Anzio il 15/12/37 d.C. con il nome di Lucio Domizio Enobarbo, figlio di Gneo Domizio Enobarbo e di Agrippina Minore, sorella dell’imperatore Caligola. Nel 54 d.C. divenne imperatore per acclamazione dei pretoriani. Durante il suo principato l’impero conobbe un periodo di pace, di grande splendore e di importanti riforme. Morì il 9/06/68 d.C.".
Indirizzo: Giardinetti Riviera Mallozzi
Monumento a papa Innocenzo XII
Nel 1692 Innocenzo XII fece realizzare il nuovo acquedotto di Civitavecchia, dichiarò porto franco lo scalo portuale e le conferì il titolo di Città[5].
Ordinò la costruzione del porto di Anzio (soprannominato “di Nettuno”), che portò crescita e sviluppo alla cittadina laziale[11]. Fece aprire due dogane a Roma, una per il traffico di merci via acqua (presso il porto di Ripa Grande), l'altra per le mercanzie via terra (nel tempio di Adriano a piazza di Pietra). Rafforzò le difese militari sulla linea di costa per contrastare la minaccia dei Corsari barbareschi.
Nel 1693 decise di riorganizzare l'assistenza pubblica di Roma, cominciando con il raccogliere l'infanzia abbandonata in un'unica istituzione e in un unico luogo, progettando di concentrarvi anche le altre categorie di poveri assistiti (accuditi all'epoca a Ponte Sisto e al Palazzo lateranense). Nacque così il nucleo di quello che divenne l'ospizio apostolico di San Michele a Ripa Grande.
In occasione del Giubileo del 1700, il pontefice fece aprire un nuovo raccordo viario tra la via Appia antica e la via Campana (oggi via Appia Nuova), tuttora nota come via Appia Pignatelli.
Il pontefice ribadì inoltre il divieto di gioco del lotto. La disposizione, come del resto quelle precedenti, trovò difficile applicazione per l'inveterata propensione dei romani alle scommesse.
Indirizzo: Piazza Pia, 00042 Anzio RM
Monumento ai caduti di Anzio
La stele in questione si trova in Piazza Garibaldi, e ricorda tutti i cittadini di Anzio caduti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale.
La città di Anzio, dal punto di vista bellico, è particolarmente legata allo sbarco di truppe angloamericane qui avvenuto nel 1944.
La stele è stata qui innalzata nel 2014.
Indirizzo: Riviera Zanardelli, 29 - 00042 Anzio RM
Bunker seconda guerra mondiale
Si è svolta questa mattina (20 gennaio 2016) la cerimonia per il recupero di un bunker italiano risalente alla Seconda Guerra Mondiale ed utilizzato dai soldati tedeschi.
Il prezioso reperto storico, fino ad oggi non valorizzato, si trova a Lido Marechiaro in località la Fornace.
Presenti sul posto per l’occasione le autorità cittadine.
Indirizzo: Spiaggia di Marechiaro tra gli stabilimenti balneare “Sole e Luna” e “Blu Bay”. Via Ardeatina, 103 – 00042 - Anzio
Villa di Nerone
Area archeologica che comprende: il porto, fatto costruire dall'imperatore Nerone, con una superficie di 34 ettari e di cui restano visibili i due moli, e l'area dei magazzini portuali (conosciuti come Grotte di Nerone) alla base del molo di ponente, la Villa imperiale che si estende su un fronte di 800 metri a picco sul mare. Il primo nucleo della costruzione risale all'età repubblicana (II sec. a.C.) con successivi ampiamenti ed arricchimenti nelle successive età augustea, giulio-claudia, adrianea e severiana. Vi si possono vedere i resti di murature d'ambiente, di pavimentazioni a mosaico, dell'impianto di riscaldamento del "Calidarium" delle annesse terme ed un criptoportico conosciuto come "Biblioteca di Domiziano". La villa ospitò tutti gli imperatori da Augusto ai Severi e fu particolarmente cara allo stesso Augusto, a Nerone che vi nacque, ad Adriano che la descrisse come uno dei luoghi più belli d'Italia. Nell'area della villa era compreso il Tempio della Fortuna anziatina, luogo di culto fra i maggiori del mondo antico fin dall'età protostorica e cantato dal poeta latino Orazio:" O Diva gratum quae regis Antium".
Indirizzo: Via Fanciulla d’Anzio, 00042 Anzio RM
Teatro Romano di Anzio
Il teatro romano di Anzio si trova sul pianoro di Santa Teresa, poco a nord del centro dell'abitato: oggi è una zona residenziale, ma in passato fu occupata dall'antica Anzio, della quale rimangono solo poche tracce. Sulla datazione della struttura gli studiosi hanno finora convenuto che la costruzione del teatro fosse da correlare con la deduzione neroniana di una colonia di veterani del pretorio nella seconda metà I secolo D.C;
La struttura, nel corso della sua lunga storia, non fu solo un teatro: cadde in disuso e fu reimpiegata come luogo di cottura delle ceramiche; le testimonianze del riuso ci vengono da una fornace ad archetti ritrovata all'estremità del corridoio anulare mediano che venne scavato sotto il vecchio piano di calpestio per circa 1,5 metri e lì fu installata la fornace. La nuova pavimentazione fu realizzata con lastre marmoree di riuso tra le quali sono state ritrovate monete del V-VI secolo, che permettono di datare la fase della fornace. Nella parodos opposta ci sono i resti di un'altra fornace di dimensioni minori. La completa defunzionalizzazione della struttura si ha con la sepoltura di alcuni individui nella zona della scena.
Indirizzo: Piazzale Romano Teatro, 21, 00042 Anzio RM
Parco del Vallo Volsco
Il lungo canalone che cingeva per 4 km il pianoro delle Vignacce, oggi quartiere residenziale di S.Teresa, costituendo una preziosa difesa naturale per gli abitanti che in quel luogo si sono succeduti nel corso della storia è ora, nel suo tratto terminale affacciantesi sulla via Nettunense, parco pubblico.
In circa due ettari di prato e alberature si gode di un punto di relax particolare; un vialetto attrezzato con panchine, cestini e ricco di macchie d´ombra ed un mini chalet in legno che funge da punto di accoglienza ed è dotato di servizi igienici, rendono il posto molto ospitale. Nel parco si sta immersi nel verde e protetti su tre lati dai contrafforti di macco della collina di S.Teresa, in cima alla quale si intravede il Liceo artistico Picasso, da quelli del cimitero comunale e dalla folta macchia che occlude il proseguimento del canalone verso nordest. Verso sudovest invece, dove si aprono i cancelli d´ingresso, la vista spazia verso il mare. Inutile dire quale è l´effetto al tramonto.
Indirizzo: Viale Santa Teresa - 00042 Anzio RM
Museo dello Sbarco di Anzio
Il Museo è stato inaugurato in occasione del 50° anniversario dello sbarco di Anzio il 22 gennaio 1994, ed è collocato in una delle sale della seicentesca Villa Adele, a pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal centro cittadino, facilmente raggiungibile a piedi.
Realizzato su iniziativa dei soci del "Centro di ricerca e documentazione sullo sbarco e la battaglia di Anzio" il Museo è diviso in quattro sezioni: Americana, Inglese, Tedesca e Italiana. Nelle vetrine e nelle bacheche sono esposte uniformi, armi, decorazioni, documenti, piani di battaglia, foto di veterani, oggetti d'uso quotidiano; tutto rigorosamente autentico.
Il Museo e completato da: fototeca, nastroteca, biblioteca, emeroteca. Bandiere, raccolte di stampe d'epoca, motoveicoli, ecc. arricchiscono la già cospicua raccolta che si va ampliando sempre più con donazioni provenienti dai Musei e dalle dei veterani dei paesi belligeranti.
Molti reperti provengono direttamente dai fondali del mare di Anzio, dove, a varie profondità, aerei, navi da guerra e da carico, mezzi da sbarco giacciono spesso con l'equipaggio, come gli incrociatori britannici "Janus" e "Spartan" e la nave ospedale "St. David".
Non si tratta, come si è portati a credere, della solita anonima, fredda raccolta di oggetti, ma di una autentica, emozionante ed istruttiva "rivisitazione" storica intesa soprattutto come esaltazione della pace e come condanna della guerra. Una pausa riflessiva e un messaggio diretto ai giovani che non hanno, fortunatamente, conosciuto gli orrori di quel periodo e agli anziani e ai reduci "dello sbarco e della battaglia" affinché, ricordando i giorni duri di Anzio, continuino a battersi in difesa della democrazia e della pace.
Indirizzo: Via di Villa Adele, 2, 00042 Anzio RM
Museo civico archeologico di Anzio
Il nuovo Museo Civico occupa parte del pianterreno di Villa Adele, costruzione con nucleo seicentesco, voluta dai Pamphily ed ampliata tra il '700 ed i primi del '900 dai successivi proprietari. Attualmente, la villa e l'annesso giardino sono di proprietà comunale. Il pianterreno ospita, oltre al Museo, una grande sala polifunzionale ed il
"Museo dello Sbarco", con esposizione di oggetti e documenti che descrivono gli eventi bellici del 1944. Al secondo piano dell'edificio è posta la Biblioteca Comunale. Il Museo illustra la nascita e lo sviluppo dell'antica Antium, con approfondimenti relativi ad alcuni aspetti peculiari della città in età antica, quali le ville, il porto, la marineria. I materiali esposti provengono sia da recuperi che da recenti scavi archeologici. Il percorso è scandito da totem informativi, dove sono riportati passi di autori antichi, corredati da un commento che illustra gli eventi più significativi della storia della città.
Indirizzo: Via di Villa Adele, 2, 00042 Anzio RM